Abstract:
L’articolo analizza la stagnazione di lungo periodo del potere d’acquisto dei salari italiani, sia sul piano storico istituzionale, sia su quello teorico. Si segnala anzitutto l’abbandono della concertazione sociale e l’impossibilità di sviluppare la contrattazione decentrata, stanti il proliferare di piccole e microimprese, la diffusione di rapporti di lavoro flessibili e saltuari e lo sviluppo della ‘contrattazione pirata’. La convinzione secondo cui i salari possano aumentare solo se preceduti da incrementi di produttività è poi smentita dagli studi di Paolo Sylos Labini (1984-2004); e viene inoltre criticata l’utilità di una competitività di costo ottenuta attraverso bassi salari, elemento portante del modello delle ‘riforme strutturali’ di Blanchard e Giavazzi (2003). In conclusione, si suggerisce un nuovo processo di concertazione sociale, non solo per rafforzare il potere d’acquisto dei salari in un periodo di inflazione, ma anche per garantire il successo del PNRR e riprendere lo sviluppo del Paese.