Abstract:
Malgrado il perfezionamento di apparati sanzionatori e di azioni coordinate a livello sovranazionale, negli ultimi anni il traffico di esseri umani non risulta ridimensionato, mostrando di avere capacità pervasive di non poco conto fino a interessare praticamente tutte le aree geografiche del pianeta. I canali della tratta paiono anzi in crescita, poiché, di fronte a una domanda di sexual exploitation e di sfruttamento nel settore agricolo che non conosce flessioni, l’impresa criminale non trova barriere all’ingresso particolarmente elevate e i profitti alimentano investimenti in circuiti illegali paralleli. L’occasione di una riflessione sul tema è l’approvazione recente di un Piano nazionale d’azione anti-tratta che per il 2022-2025 dovrebbe orientare gli interventi di contrasto a questo crimine e di tutela delle vittime. Il paper propone chiavi di lettura emergenti che possono contribuire a meglio comprendere le difficoltà di intervento specie in merito ai profili di vittime e trafficanti, e fornisce una rappresentazione di risultati e criticità delle azioni istituzionali messe finora in campo nel contesto domestico.