Abstract:
Fanno ciò che vogliono, non hanno bisogno di consenso, fagocitano gli avversari e incutono timore, soprattutto a chi gli sta vicino. Non contemplano la discussione e si sentono infallibili. Non sono dittatori di varia caratura e nemmeno bellicosi autocrati, ma i padroni di società dalle dimensioni così grandi che con la loro condotta spregiudicata non condizionano solo il mercato, ma possono determinare vere e proprie crisi sociali – delocalizzando o scalando la loro manodopera o cambiando assetto organizzativo o agendo il loro immenso potere finanziario. Prima che sia troppo tardi, è arrivato il momento di arginare l’eccessivo potere delle big tech e dei loro proprietari. Istituzioni e cittadini devono impegnarsi per riportare le opportunità offerte dalla tecnologia all’interno del contratto sociale.