Abstract:
Il paper vuole fornire una panoramica delle condizioni dell’Ucraina e dei costi sociali della diaspora. In questo paese, principale fornitore di manodopera migrante in Europa, 7 abitanti su 10 rimangono al di sotto della soglia di povertà e l’occupazione non offre alternative concrete alla deprivazione materiale. L’Ucraina ha perso l’11% della popolazione nei primi 15 anni dopo l’indipendenza ma la crisi demografica rimane grave nelle zone rurali a causa di bassi tassi di natalità, declino della fertilità, diminuzione dei livelli di vita e peggioramento delle condizioni sanitarie (popolazione maschile con minore aspettativa di vita in Europa). La migrazione per motivi di lavoro è diventata un fenomeno di massa e dato che le donne hanno una rilevanza consistente nei flussi verso l’Europa meridionale, l’effetto collaterale più doloroso può essere la disintegrazione del nucleo familiare. Problema degli Euro-orfani: mentre gli adulti emigrati soffrono all’estero per occupazioni precarie, i minori rimasti a casa godono di uno stile di vita di classe media, grazie alle rimesse. Il conflitto con la Russia e l’assenza di una politica migratoria globale, dovuta alla lunga crisi istituzionale, possono ovviamente esasperare questo scenario di deprivazione.