Abstract:
Nei rapporti di produzione i migranti sono stati storicamente percepiti come forza lavoro relegata in un mercato del lavoro irregolare, non tutelato. Parallelamente, le aree interne, fragili, montane, sono diventate una sfida in termini di accoglienza (apertura vs resistenze), di radicamento e di una diversa narrazione. Le esperienze di rigenerazione culturale, sociale ed economica, nate in questi anni in aree interne/montane hanno mostrato capacità di innesco e cambiamento nelle economie, nella fornitura di servizi per le comunità locali e in una nuova domanda di servizi. La presentazione analizza le possibili ricadute della pandemia in queste aree per tanti aspetti marginali lasciando anche intravedere elementi per una diversa narrazione delle migrazioni.